mercoledì 10 giugno 2020

#STEP25: RIASSUNTO FINALE

Siamo giunti alla fine di questo percorso che ci ha accompagnati per ben 3 mesi. Lo scopo del blog è quello di approfondire sotto ogni ambito del sapere (dalla letteratura, alle arti figurative) il verbo sperimentare.

Nei primi step del blog, si è cercato di comprendere il significato del verbo e la sua origine etimologica, la sua traduzione in diverse lingue, tracciando la sua diffusione nel corso dei secoli e il suo passaggio dal termine latino alla sua forma volgare. Dalla etimologia, si è passati alla ricerca del verbo nella mitologia greca, in particolare con il mito della caverna di Platone e alla ricerca di un'immagine che rappresenti il verbo con un disegno fatto da noi stessi.

In ambito letterario il tema è rappresentato nella narrativa con libro 'Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde' e nella poesia con la lirica 'Veglia' e un passo del canto XI del purgatorio della Divina Commedia. 


Nelle arti figurative, si è cercato in un primo momento una sua rappresentazione visiva con i quadri ''L'iniezione sperimentale'' di David Olere e L'uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci.
Sempre in questo ambito, l'approfondimento del verbo ci ha portato ad una sequenza cinematografica del film Mulan. Il verbo/azione lo si trova anche nello spot pubblicitario dell'Apple datato 1997 'Think Different'.



In ambito della storia della tecnologia per parlare del verbo sperimentare mi sono concentrata particolarmente sulla storia della medicina (tranne per l'Ottocento), in quanto alla base di questa disciplina vi è l'esperienza (parola chiave di sperimentare) e l'esperimento. Sono passata dalla storia medicina nell'antica Grecia, all'influenza della medicina araba  nell'epoca Medievale e la sperimentazione umana, fino allo studio del primo vaccino (Settecento) e il primo antibiotico (Novecento). Per quanto riguarda l'Ottocento, si è analizzato nel dettaglio il pendolo di Foucault, esperimento che dimostra la rotazione terrestre. 

Concentrandosi sulla situazione mondiale, è stata studiata la presenza del verbo durante la pandemia, in particolare con la ricerca delle varie terapie usate sui pazienti positivi e la possibilità di sperimentare un vaccino.

In ambito scientifico-tecnologia è stata analizzata una scienza applicata centrata sull'azione (la fisica e il suo modus operandi), e il materiale tipico degli esperimenti, ossia il vetroSpaziando un po' con la fantasia, è stato possibile anche ideare una invenzione futura centrata sul verbo, con annesso volantino pubblicitario.

Infine l'approfondimento del verbo ci ha portati a considerare un protagonista dell'azione, Galileo Galilei, un brevetto che prova il funzionamento di un sistema catalitico di scarico, un fatto di cronaca e un'abbecedario.



La creazione di questo blog, il dover ricercare informazioni per arricchirlo, elaborare un pensiero critico mi hanno insegnato a non fermarmi alla superficie delle cose, essere assetata della conoscenza. È stato sì un lavoro oneroso, ma allo stesso tempo piacevole e stimolante.

venerdì 29 maggio 2020

#STEP 23: PROMOZIONE DEL PRODOTTO


#STEP 22: INVENZIONE FUTURA

Per quanto riguarda una possibile invenzione futura basata sul mio verbo/azione, ho deciso di spaziare un po' con la fantasia. 

Il macchinario su cui mi piacerebbe, in un lontano futuro, lavorare è un dispositivo in grado di rappresentare sotto forma di un ologramma un'idea /esperimento. Si suddivide l'idea in vari step, in modo tale che la macchina riesca a decifrarla/lo in maniera efficiente. Successivamente, si forma un ologramma delle varie fasi in cui è divisa l'idea, così da poter sottolineare gli errori, e le possibili contraddizioni con leggi che regolano il mondo(da quelle fisiche, fino alle leggi giuridiche) in modo tale da evitare un paradosso (ossia formulare un'invenzione che vada contro queste leggi). Inoltre lo stesso dispositivo è in grado di stabilirne l'efficacia.


#STEP 21: BREVETTO

Uno dei molteplici significati del verbo sperimentare mettere alla prova qualche cosa per accertarne e verificarne le capacità funzionali, la validità, l’efficacia, il rendimento. Per tale motivo, come brevetto ho scelto US3667914A, un apparecchio e processo per provare i sistemi catalitici utilizzati nel trattamento degli scarichi dei motori a combustione di idrocarburi. L'invenzione è di Charles R. Penquite e di George E. Barker, datata il 6 Giugno 1972.

US3667914A










lunedì 25 maggio 2020

#STEP 20: MATERIALE

Con il verbo sperimentare ci si riferisce alla realizzazione di esperimenti. La maggior parte della strumentazione di laboratori che operano in questo ambito è fatto in vetro.

Il vetro è un materiale ottenuto tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata dalla cristallizzazione. I vetri sono solidi amorfi, dunque non possiedono un reticolo cristallino ordinato, ma una struttura disordinata e rigida composta da atomi legati covalentemente; tale reticolo disordinato permette la presenza di interstizi in cui possono essere presenti impurezze, spesso desiderate, date da metalli.

Nel linguaggio comune, il termine vetro viene utilizzato in senso più stretto, riferendosi solamente ai vetri costituiti prevalentemente da ossido di silicio (vetri silicei), impiegati come materiale da costruzione (soprattutto negli infissi), nella realizzazione di contenitori (ad esempio vasi e bicchieri) o nella manifattura di elementi decorativi (ad esempio oggettistica e lampadari). 

La maggior parte degli utilizzi del vetro derivano dalla sua trasparenza, dalla sua inalterabilità chimica e dalla sua versatilità: infatti, grazie all'aggiunta di determinati elementi, è possibile creare vetri con differenti colorazioni e proprietà chimico-fisiche. 
Come già detto in precedenza, il vetro è usato soprattutto nei laboratori di chimicafisicabiologia e altri campi, con strumenti come flaconi, vetrerie per analisi, lenti. Per queste applicazioni è spesso utilizzato un vetro con borosilicati (o vetro Pyrex), a causa della maggiore robustezza e minore coefficiente di dilatazione termica, che garantisce una buona resistenza agli shock termici e maggiore precisione nelle misure ove si hanno riscaldamenti e raffreddamenti. Per alcune applicazioni è richiesto il vetro di quarzo, che è però più difficile da lavorare.

#STEP 19: NELLA SCIENZA APPLICATA

Il verbo sperimentare è al centro di ogni disciplina scientifica ma, in modo particolare, è al centro della fisica.
La fisica  (dal greco phýsis = natura) è la scienza che studia i fenomeni naturali (a esclusione di quelli che comportano trasformazioni chimiche della materia e i processi biologici), al fine di descriverli misurandone le proprietà (o grandezze) e stabilendo tra queste relazioni matematiche (leggi).



Originariamente branca della filosofia, la fisica è stata chiamata almeno fino al XVIII secolo filosofia naturale. Solo in seguito alla codifica del metodo scientifico di Galileo Galilei, negli ultimi trecento anni si è talmente evoluta e sviluppata e ha conseguito risultati di tale importanza da conquistarsi piena autonomia e autorevolezza. Essa si è distinta dalla filosofia per ovvie ragioni di metodo di indagine.
La correlazione tra questa disciplina e il verbo sperimentare nasce proprio dal metodo di indagine scelto per lavorare, ossia il metodo sperimentale. Come già spiegato nello step 16, il metodo sperimentale si suddivide in varie fasi

- Osservazione del fenomeno 
Formulazione di ipotesi interpretativa, la cui validità viene messa alla prova tramite degli esperimenti. Le ipotesi consistono nella spiegazione del fenomeno attraverso l'assunzione di principi fondamentali, in modo analogo a quanto viene fatto in matematica con assiomi e postulati. L'osservazione produce come conseguenza diretta le leggi empiriche. Se la sperimentazione conferma un'ipotesi, la relazione che la descrive viene detta legge fisica.


Un insieme di leggi possono essere unificate in una teoria fondata su principi che permettano di spiegare il maggior numero possibile di fenomeni: questo processo permette anche di prevedere nuovi fenomeni che possono essere scoperti sperimentalmente. Le leggi e le teorie fisiche, come tutte le leggi scientifiche sono in linea di massima sempre provvisorie, nel senso che sono considerate vere finché non vengono in qualche modo confutate. Infine ogni teoria può essere sostituita da una nuova teoria che permetta di predire i nuovi fenomeni osservati con un'accuratezza superiore ed eventualmente in un più ampio contesto di validità.

Cardine della fisica sono i concetti di grandezza fisica e misura: le grandezze fisiche sono ciò che è misurabile secondo criteri concordati (è stabilito per ciascuna grandezza un metodo di misura e un'unità di misura). Le misure sono il risultato degli esperimenti. Le leggi fisiche sono quindi generalmente espresse come relazioni matematiche fra grandezze, verificate attraverso misure. I fisici studiano quindi in generale il comportamento e le interazioni della materia attraverso lo spazio e il tempo.

Per queste sue caratteristiche, cioè il preciso rigore di studio dei fenomeni analizzati, è unanimemente considerata la scienza dura per eccellenza tra tutte le scienze sperimentali o scienze esatte grazie al suo approccio teso alla comprensione non solo qualitativa, ma anche quantitativa con la stesura delle suddette leggi universali di natura matematica in grado di fornire una previsione sullo stato futuro di un fenomeno o di un sistema fisico.






#STEP25: RIASSUNTO FINALE

Siamo giunti alla fine di questo percorso che ci ha accompagnati per ben 3 mesi. Lo scopo del blog è quello di approfondire sotto ogni ambi...