giovedì 30 aprile 2020

#STEP 12: SPERIMENTARE NEL MEDIOEVO

MEDICINA ISLAMICA
(sperimentare come mettere alla prova qualche cosa per accertarne e verificarne le capacità funzionali)


(Canone della medicina, Avicenna




Per sperimentazione umana si intende l'utilizzo di esseri umani come soggetti di ricerca. È una parte fondamentale della ricerca medica sia nelle scienze mediche di base, così come nelle scienze psicologiche sociali e comportamentali.
Esistono molti esempi nella storia umana di soggetti trattati in modo non etico.
Nel corso del Medioevo la medicina islamica raggiunse livelli sofisticati, con metodi diagnostici e terapeutici altamente sviluppati e una ricca farmacologia.
La medicina Europea fu influenzata da quella islamica, irradiata dalla Spagna musulmana.
Il massimo esponente di questa medicina è Avicenna, il quale si può ritenere il padre della medicina moderna, conosciuto per il suo ''Canone della medicina'', stampato nel X secolo.
Egli introdusse l'uso della ricerca biomedica, studi clinici, studi clinici randomizzati, test farmacologici e test di efficacia su soggetti umani. Si pensa che lo stesso Leonardo Da Vinci fu influenzato da quest'ultimo.


La dissezione umana fu sviluppata da Ibn Zuhr (Avenzoar), che introdusse l'uso della sperimentazione nella chirurgia, durante il XII secolo,così come Ibn Tufail, e il medico di Saladino Ibn Juma nel XII secolo, Abd-el-latif più conosciuto come al-Baghdadi e, e Ibn al-Nafis nel XIII secolo.





siti di riferimento:

mercoledì 29 aprile 2020

#STEP11: IL VERBO NELLA PANDEMIA

Con la diffusione del SARS-Cov-2, i ricercatori e parte della comunità scientifica si dedicano ogni giorno alla sperimentazione di nuove terapie (al fine di fornire ai malati anticorpi utili per contrastare il virus) e la predisposizione di un vaccino .

OPZIONI TERAPEUTICHE: PLASMA
Oltre al ricorso di farmaci antivirali, antinfiammatori, e anticorpi monoclonali (1) si sta studiando un metodo terapeutico basato sull'uso del plasma dei guariti, chiamato 'plasma iperimmune' (o plasma dei convalescenti).
A livello teorico, il plasma iperimmune contiene anticorpi in grado di contrastare il virus e mantenere l'immunità raggiunta. Questo obiettivo deve prima superare la fase teorica per poi passare la prova clinica. 
Questa terapia è stata usata soprattutto nei pazienti non ancora in terapia intensiva, ma aventi segni di insufficienza respiratoria.  
I primi risultati della sperimentazione sono stati una riduzione del 6% della mortalità, e un miglioramento dei parametri respiratori misurati a livello biochimico.


TERAPIE DI SUPPORTO


Altre terapie essenziali sono le cosiddette terapie di supporto utilizzate per mantenere in vita il paziente in attesa che altri farmaci siano efficaci o che la malattia guarisca spontaneamente. Di questi fanno parte:
  • l'ossigenoterapia a bassi o alti dosaggi
  • la ventilazione a pressione positiva non invasiva (NIV)
  • la ventilazione meccanica mediante intubazione
  • in casi estremi può essere attuata la extra corporeal membrane oxygenation (ECMO) sostituire l’azione polmonare di ossigenazione utilizzando una procedura di circolazione extracorporea aumentando, così, l’ossigenazione del sangue

VACCINO
Dal sito Ars toscana, si evince che si sta lavorando su tre tipi di vaccini, i quali sono:

  • Vaccino a RNA: si tratta di una sequenza di RNA sintetizzata in laboratorio che, una volta iniettata nell’organismo umano, induce le cellule a produrre una proteina simile a quella a quella verso cui si vuole indurre la risposta immunitaria (producendo anticorpi che, conseguentemente, saranno attivi contro il virus);
  • Vaccino a DNA: il meccanismo è simile al vaccino a RNA. In questo caso viene introdotto un frammento di DNA sintetizzato in laboratorio in grado d’indurre le cellule a sintetizzare una proteina simile a quella verso cui si vuole indurre la risposta immunitaria;
  • Vaccino proteico: utilizzando la sequenza RNA del virus (in laboratorio), si sintetizzano proteine o frammenti di proteine del capside virale. Conseguentemente, iniettandole nell’organismo combinate con sostanze che esaltano la risposta immunitaria, si induce la risposta anticorpale da parte dell’individuo.
Il termine sperimentare è il cuore di questa pandemia, in quanto alla base delle tecniche sopra elencate vi è lo studio e la ricerca di metodi sempre più innovativi per riuscire a migliorare le condizioni del singolo e dirigersi verso la scoperta del vaccino. 



SITI CONSULTATI:



(1)Monoclonali : anticorpi identici fra loro in quanto sono prodotti da linee cellulari provenienti da un solo tipo di cellula immunitaria (quindi un clone cellulare)(definizione presa da https://it.wikipedia.org/wiki/Anticorpo_monoclonale)
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martedì 21 aprile 2020

#STEP10: L'AZIONE NEL CINEMA


MULAN


Mulan è uno dei più importanti film Disney di sempre. È la storia di Mulan, unica figlia della famiglia Fa. Quando il capo degli Unni decide di attaccare la Cina, l'imperatore richiede a tutte le famiglie di mandare un uomo a combattere nell'armata imperiale. Mulan, per impedire che accada qualcosa al padre anziano e malato (unico rappresentante maschile della famiglia), si traveste da uomo e si unisce all'esercito. 
Penso che il verbo sperimentare (come cercare di trovare un modo per raggiungere un obiettivo) lo si può vedere nella scena dell'addestramento dell'armata: il capitano  chiede ai suoi cadetti di riprendere una freccia scoccata in cima ad un palo. Sembra una richiesta abbastanza ''facile'', finché quest'ultimo non aggiunge un'ulteriore difficoltà: arrampicarsi sul palo con due pesi legati ad entrambi i polsi. Nessuno ci riesce a causa di questo nuovo ostacolo. 
Dopo vari tentavi, Mulan recupera la freccia. In che modo? Pensando fuori dagli schemi e vedendo il problema da un'altra prospettiva: sfrutta i due pesi come appoggio per riuscire ad arrampicarsi.



giovedì 16 aprile 2020

Sperimentare nel senso di mettersi in gioco

- Bene, gatto. Ci siamo riusciti - disse sospirando - Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante - miagolò Zorba - Ah sì? E cosa ha capito? - chiese l'umano - Che vola solo chi osa farlo - miagolò Zorba. 
(Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare


sabato 11 aprile 2020

#STEP 9: L'AZIONE NELL'ARTE


Titolo: ''L'iniezione sperimentale'';
Autore: David Olere;
Anno: 1945;
Luogo di conservazione: Living Memorial to the Holocaust di New York;



Titolo: ''L'uomo Vitruviano'';
Autore: Leonardo da Vinci;
Anno: c. 1490;
Luogo di conservazione: Galleria dell'accademia, Venezia
Tecnica: penna e inchiostro su carta.



mercoledì 8 aprile 2020

#STEP 8: NELL'ANTICA GRECIA


La medicina greca

La medicina greca con la civiltà minoica arriva già ad un alto grado di sviluppo, anche sociale; a Cnosso esistevano per esempio già bagni e latrine e l'arte medica era esercitata da esperti remunerati. Tale medicina ha contenuti magici e misterici: Apollo è considerato il fondatore dell'arte Medica, Pallade Atena legislatrice sanitaria, mentre Chirone viene considerato il fondatore e maestro della medicina. Un'altra importante figura mitologica greca legata alla medicina è il troiano Iapige, medico di Enea. Secondo la leggenda Apollo, colto da indomabile amore per il giovane, gli offrì le sue arti, ma Iapige, per salvare il padre morente, preferì imparare l'arte della medicina. In Tessaglia Asclepio, allievo di Chirone, compie guarigioni miracolose che spesso avvengono durante il sonno tramite il contatto col dio o col serpente; si ritrovavano templi a lui dedicati in molte regioni della Grecia, sempre vicini a fonti purissime o termali con gimnasi e sanatori. Il culto di Asclepio, introdotto ad Atene nel 429 a.C. fu portato poi anche a Roma dove nell'isola Tiberina fu fondato il primo tempio di Esculapio.

Contemporaneamente si sviluppa in Grecia una medicina laica con medici pratici; nel VI secolo a.C. inizia la medicina scientifica che si colloca in scuole filosofiche (ricordiamo la scuola medica di Crotone). È dalla concezione biologica dei pitagorici e dalla dottrina dell'armonia che deriverà l'opera di grandi medici: Alcmeone di Crotone, Filolao di Taranto, Temisone di Laodicea ed Empedocle di Agrigento. Per esempio quest'ultimo considerato guaritore miracoloso, è un grande igienista e "dominatore di epidemie" che porta avanti concetti ancora validi quali la sopravvivenza dei più forti e la possibilità di scambio di sostanze attraverso i pori. Sotto questa spinta nascono scuole in Italia meridionale e nel Mediterraneo: Cirene, Rodi, Cnido e Kos. Altri medici, citati da Galeno nelle sue opere, sono Senocrate di Afrodisia, Abascanto e Mnemone.

Il maggiore esponente della medicina greca rimane Ippocrate, appartenente alla famiglia degli Asclepiadi di Cos. Esso segue il principio dei 4 elementi: aria, terra, acqua, fuoco. Ognuno di essi contiene una qualità: freddo, asciutto, umido, caldo. Dalla combinazione di tutto ciò si creano gli umori: bile nera, bile gialla, flegma e sangue; la loro perfetta armonia mantiene la salute (eucrasia). Quando anche uno solo di questi umori è in eccesso, in difetto, isolato o mescolato si ha la malattia. L'Ippocratica è quindi una medicina umorale dove la guaritrice per eccellenza è la natura (la febbre è considerata una forma di difesa, come la crisi con aumento di secrezione).
La terapia ippocratica trae:
dalla filosofia e dal ragionamento, la concezione cosmica universale e biologica che forma la base;
dall'osservazione del malato, l'indirizzo clinico.

Per la prima volta si comprende la necessità di conservare le energie dell'individuo, ricercare le cause della malattia senza perdere di vista lo scopo: guarire il malato. Quindi la medicina ippocratica è scienza, arte, esperienza e ragionamento senza preconcetti né superstizioni.

Nel 300 a.C. inizia la decadenza della scuola ippocratica, il cui pensiero però rivive nell'epoca Alessandrina grazie a Erofilo (che studia sistema nervoso e cervello) e Erasistrato (studioso di filosofia e patologia, conosciuto per la dottrina atomistica) che completano con il loro lavoro il sistema ippocratico. Si ricordano anche Apollodoro autore dell'opera De bestiis venenatis e Asclepiade il Giovane che, col suo trattato in 10 libri (5 sui farmaci esterni e 5 sui farmaci interni), fu indirettamente maestro di Galeno.

Secondo la tradizione tramandataci da Igino, la prima donna-medico in Grecia fu Agnodice.

Il primo medico greco conosciuto è Alcmeone di Crotone, vissuto intorno al 700 a.C., autore del primo lavoro di anatomia. 

Ma i grandi furono Ippocrate e Galeno di Pergamo, che ebbero un ruolo importante non solo nell'anatomia e nella patologia, ma anche nella chirurgia.

sito: https://it.wikipedia.org/wiki/Medicina_greca

lunedì 6 aprile 2020

#STEP 7: L'AZIONE NELLA POESIA

 VEGLIA 
 (Conoscere per esperienza diretta, per prove avute e sopportate personalmente
 Cima Quattro il 23 Dicembre 1915


Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
 massacrato
con la sua bocca 
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto 
lettere piene d'amore

Non sono mai stato
tanto 
attaccato alla vita
       
 (Giuseppe Ungaretti, L'Allegria)


CANTO XI PURGATORIO
(cimentarsi)

Nostra virtù che di legger s'adona,
non spermentar con l'antico avversaro,
ma libera da lui che sì la sprona.
(Dante Alighieri, La Divina Commedia)



giovedì 2 aprile 2020

#STEP 6: SPERIMENTARE NELLA NARRATIVA

The strange case of Dr. Jekyll and mr. Hyde


''Sperimentare'', nel significato più comune (ossia sottoporre ad esperimento un qualcosa per accertarne la validità e l'efficacia), lo si può trovare nel romanzo breve  ''Lo strano caso del dottor Jekyll e signor Hyde'' di Robert Louis Stevenson.
In sintesi, il romanzo verte sul tema del doppio: in questo caso, il dualismo tra bene e male rappresentato dalla figura del Dr. Jekyll e il suo alter ego Mr. Hyde.
Alla base di tutto vi è la ricerca smodata da parte del dottore di un farmaco in grado da separare definitivamente il bene dal male, in modo tale da poter permettere alla parte buona di sovrastare le pulsioni più infide e perverse della parte cattiva. 
Il Dr. Jekyll sperimenta lo stesso farmaco su se stesso, ottenendo il tanto agognato traguardo. Ma questo esperimento rivelerà quasi subito la sua fallacia: infatti, sarà la parte maligna (ossia l'alter ego mr Hyde) a prendere il sopravvento sulla parte buona. Dr Jekyll alla fine ammetterà l'impossibilità di scindere il bene dal male e, come atto finale, si suiciderà.

Nel decimo capitolo del romanzo, attraverso una lunga lettera, Dr Jekyll spiega all'amico e avvocato Mr Utterson i vari step per la preparazione del farmaco.
Qui di sotto un'estratto del capitolo:

<<Trovai che certi agenti avevano il potere di scuotere e rimuovere questa veste carnale come il vento può tirar via le tende a un padiglione [...] Esitai a lungo prima di sottoporre questa teoria alla prova sperimentale [...]   Sapevo bene di rischiare la morte; perché qualsiasi farmaco in grado di controllare e scuotere con tanta forza la roccaforte stessa dell'identità, avrebbe potuto, alla minima eccedenza nel dosaggio o per il minimo contrattempo al momento della somministrazione, annientare completamente quel tabernacolo immateriale che volevo trasformare con essa [...]
acquistai subito, da una ditta di forniture chimiche all'ingrosso, un cospicuo quantitativo di un particolare sale, che sapevo, dalle mie sperimentazioni, essere l'ultimo ingrediente richiesto; e a tarda ora in una notte maledetta, miscelai i componenti, li guardai ribollire nel bicchiere ed insieme esalare vapori e, una volta placata l'ebollizione, con una vampata di coraggio, trangugiai la pozione. [...]Restava ancora da vedere se avessi perso in modo irrecuperabile la mia identità e se dovessi fuggire prima del giorno da una casa non più mia; precipitandomi perciò nello studio, preparai ancora una volta la pozione e la bevvi, ancora una volta soffrii gli spasimi della dissoluzione, e ancora una volta tornai in me con il carattere, la statura e il volto di Henry Jekyll.

#STEP25: RIASSUNTO FINALE

Siamo giunti alla fine di questo percorso che ci ha accompagnati per ben 3 mesi. Lo scopo del blog è quello di approfondire sotto ogni ambi...