mercoledì 6 maggio 2020

#STEP 14: SPERIMENTARE NELL'OTTOCENTO

PENDOLO DI FOUCAULT







Il pendolo di Foucault, così chiamato in onore del fisico francese Jean Bernard Léon Foucault, fu concepito per dimostrare ulteriormente che la Terra compie un moto di rotazione attorno al proprio asse grazie all'azione delle forze di Coriolis.
Si tratta di un grande pendolo sferico formato da un cavo di oltre 60 m al quale era attaccata una sferetta di 28 kg, appesa alla cupola del Pantheon a Parigi. Per evidenziare il movimento di quest'ultimo, Foucault mise un ago al di sotto della sfera, in modo tale che potesse tracciare dei segni su un piano orizzontale ricoperto di sabbia. Se la Terra fosse fosse ferma, il pendolo dovrebbe tracciare un’unica linea sul pavimento coperto di sabbia. Nel corso dell’esperimento, il fisico lasciò oscillare il pendolo e vide che disegnava delle linee sotto di esso. 
A ogni latitudine della Terra, tranne che lungo la linea dell'equatore, si osserva che il piano di oscillazione del pendolo ruota lentamente. Al Polo Nord e al Polo Sud la rotazione avviene in un giorno siderale: il piano di oscillazione si mantiene fermo mentre la Terra ruota, in accordo con la legge del moto di Newton.
Alle altre latitudini il piano di oscillazione ruota con un periodo R inversamente proporzionale al seno della latitudine stessa (α); a 45° la rotazione avviene ogni 1,4 giorni, a 30° ogni 2 giorni e così via:
La rotazione avviene in senso orario nell'emisfero boreale e in senso antiorario nell'emisfero australe. L'idea può essere difficile da comprendere a fondo, ma ha portato Foucault a ideare nel 1852 il giroscopio. L'asse del rotore del giroscopio segue sempre le stelle fisse; il suo asse di rotazione appare ruotare sempre una volta al giorno a qualunque latitudine.

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